Tra i tanti modi per dare il benvenuto a un nuovo anno (o per salutare il precedente), scalare la cima di una montagna è una formula che non delude mai. Dall’alto, con il corpo inondato di endorfine, il futuro appare sempre ottimistico. Non è un segreto che la Spagna Verde ospiti molte montagne. Ne abbiamo selezionate quattro (e i villaggi che fungono da porte d’accesso) per rendere il 2025 l’anno più verde e memorabile di tutti.
Monte Pagasarri a Bilbao (Bizkaia)
Cosa vedere a Bilbao
‘El botxo’ è il soprannome usato dagli abitanti per riferirsi a Bilbao. Tradotto letteralmente dal basco, significa qualcosa come “buco” o “fossa”. È un riferimento alla geografia unica di una città situata nella stretta valle del fiume Nervión, incorniciata da due piccole catene montuose. Dal punto panoramico su una di queste cime (come il monte Artxanda, raggiungibile con una comoda funicolare), è facile comprendere Bilbao e pianificare la visita. Dall’alto si può distinguere il centro storico sorvegliato dal Teatro Arriaga, ammirare l’architettura moderna lungo le rive come le Torri Isozaki o il Palazzo Euskalduna, e seguire il percorso della Gran Vía, la principale arteria commerciale della città. Proprio di fronte ad Artxanda, sull’altra sponda del Botxo, si erge un’altra montagna iconica di Bilbao: il Pagasarri.
Come salire sul Monte Pagasarri
Uno dei grandi vantaggi del Pagasarri è che, vivendo a Bilbao, si può fare a meno dell’auto per raggiungere la sua base: basta una passeggiata di un’ora dalla Gran Vía fino al parcheggio di Igertu. Questa accessibilità, unita alla tradizione montanara dei Paesi Baschi, rende la montagna una meta molto frequentata, soprattutto nei fine settimana e in particolare il 1° gennaio, una data simbolica per accogliere il nuovo anno dai suoi 673 metri di altezza. La salita è semplice grazie a una rete di ampi sentieri forestali che attraversano la montagna. Si può raggiungere la cima camminando lungo questi sentieri o attraverso percorsi più ripidi che li collegano. I ciclisti possono salire utilizzando i sentieri ben compattati, anche se le pendenze sono ripide per gran parte del percorso.
Parco Nazionale dei Picos de Europa a Fuente Dé (Cantabria)
Cosa vedere a Fuente Dé
È difficile descrivere Fuente Dé a parole perché il paesaggio parla da sé. Si tratta di un circo glaciale, ma una tale definizione non gli rende giustizia. Guidando attraverso la valle, non ci si aspetta di imbattersi improvvisamente in un luogo come questo: un’enorme cortina di rocce calcaree che abbraccia una valle da favola, nel cuore cantabrico del Parco Nazionale dei Picos de Europa. Una funivia – l’unica impronta umana significativa in questa zona – trasporta i visitatori quasi letteralmente in cielo.
Fuente Dé è anche l’epilogo di un’avventura straordinaria. Inizia con la spettacolare gola di Hermida, fa una pausa a Potes per esplorarne il patrimonio (ponti, vicoli e torri) e gustare le delizie cantabriche, continua con il monastero di Santo Toribio (dove è conservato il Lignum Crucis, il più grande frammento conosciuto della croce di Cristo), e culmina nel pittoresco Mogrovejo.
Come salire sui Picos de Europa
La funivia di Fuente Dé è semplice: in soli quattro minuti supera il dislivello tra la valle e le scogliere, portando i visitatori a un’altitudine di 1.823 metri. Da lì, le possibilità sono infinite: trascorrere ore ammirando il panorama dal belvedere del Cable, fare escursioni, pedalare o praticare trail running attraverso i prati di Áliva, raggiungere il rifugio-hotel di Áliva (aperto in primavera e in estate), o esplorare alcuni dei sentieri certificati che attraversano il parco. In inverno, è essenziale controllare le condizioni meteorologiche e pianificare di conseguenza.
Monte O Pindo a O Pindo (A Coruña)
Cosa vedere a O Pindo
O Pindo è un piccolo villaggio situato in un imponente ambiente naturale, circondato da paesaggi straordinari. A pochi chilometri si trovano non solo il monte, ma anche due attrazioni uniche:
- La cascata di Ézaro a Dumbría. È l’unica cascata in Europa che si riversa direttamente nel mare, offrendo uno spettacolo spettacolare, soprattutto dopo le piogge.
- La spiaggia di Carnota. La spiaggia più lunga della Galizia (7 chilometri) offre tramonti indimenticabili grazie al suo orientamento. Il villaggio di Carnota ospita anche uno dei più grandi granai della Galizia, un monumento nazionale lungo 34 metri.
Come salire sul Monte O Pindo
Il percorso più comune per salire sul Monte O Pindo (627 metri) è il sentiero circolare. A seconda del livello di preparazione, si può iniziare direttamente dal villaggio di O Pindo o dal parcheggio più accessibile di O Fieiro. Camminare attraverso le uniche formazioni granitiche del monte o raggiungere la cima, un tempo un luogo sacro per i celti, rivela viste straordinarie. Dalla cima si gode di un panorama privilegiato su quello che un tempo si pensava fosse la fine del mondo, con un immenso orizzonte oceanico e il sole che tramonta nel suo abbraccio. Tra i punti di interesse ci sono la spiaggia di Carnota, la penisola di Fisterra, e le isole Lobeira.
Sendero de las Xanas a Villanueva (Asturie)
Cosa vedere a Villanueva
Villanueva è un affascinante villaggio tradizionale asturiano situato nella spaziosa valle del fiume Trubia. Comprende un gruppo di case che circondano un bellissimo ponte medievale. I viaggiatori provenienti da Oviedo noteranno il Senda del Oso, un percorso verde ricavato da un’antica ferrovia mineraria a scartamento ridotto. Il sentiero prende il nome dagli orsi bruni che, dopo anni di lavoro di conservazione, hanno trovato qui un habitat ideale.
Come percorrere il Sendero de las Xanas
Il Sendero de las Xanas conduce nel cuore della gola che collega la valle del Trubia con gli altopiani intorno a Pedroveya. Questo sentiero, nato da un progetto stradale incompiuto degli inizi del XX secolo, è una meraviglia per gli escursionisti. Si estende per quattro chilometri (otto andata e ritorno) e offre scogliere rocciose, ruscelli, foreste miste (noccioli, frassini, aceri…) e fauna selvatica come l’aquila reale.