Quattro aree naturali nella Spagna verde per ammirare e spiare gli uccelli che popolano il mondo

Con l’arrivo della primavera i cieli si riempiono di uccelli migratori che tornano a casa loro nel nord Europa. La Spagna Verde è l’ultimo tratto di terra che incontrano prima di attraversare il mare Cantabrico, ed è per questo che le sue zone umide sono i luoghi perfetti per osservare queste creature così affascinanti. Unisciti a noi in una passeggiata tra i migliori ‘hotel all’aria aperta’ per gli uccelli…

PARCO ORNITOLOGICO DI MENDIXUR A ARABA/ÁLAVA

Dove si trova il Parco Ornitologico di Mendixur?

È così vicino alla capitale basca, Vitoria-Gasteiz, che è difficile credere che esista uno spazio naturale così vicino a una città di 250.000 abitanti. Mendixur si trova a sud del lago di Ullíbarri-Gamboa che fornisce acqua a Vitoria-Gasteiz. Si trova in uno degli estremi della Llanada Alavesa, una vasta pianura unica nei Paesi Baschi, caratterizzata dai suoi campi aridi incorniciati da montagne.

Cosa ha di speciale?

Mendixur è una laguna coperta da uno strato di acqua poco profonda, il che la rende un luogo ideale per la nidificazione, l’inverno o il riposo durante le migrazioni. Fa parte della Lista Ramsar, che raccoglie le principali zone umide d’Europa. Sono state registrate oltre 200 specie diverse (tra quelle che vivono tutto l’anno e quelle migratorie che vanno da nord a sud e viceversa), per cui chiunque abbia un paio di binocoli potrà godersi lo spettacolo. Cosa si può trovare? Principalmente uccelli acquatici, ma ci sono specie di ogni tipo, tra cui il somormujo, la garzetta comune, il folaga o il correlimos. Quando è meglio visitarlo? Sia in primavera (durante la migrazione prenunziale), che in autunno, durante la migrazione post-nunziale, la più varia e abbondante delle migrazioni.

Cosa si può fare a Mendixur?

-Percorrere il Sentiero Verde di Ullíbarri-Gamboa su una comoda pista sterrata che circonda l’intero lago passando per villaggi, punti panoramici e spiagge. Si tratta di un percorso lungo, con pochi dislivelli, ideale per essere fatto in bicicletta.

-Per chi non vuole pedalare, esiste una versione breve (di 14 chilometri) più accessibile per i pedoni o per le famiglie (con bambini piccoli) in bicicletta. Percorre la parte sud del lago, comprendendo la zona umida, permettendo di farsi un’idea del Parco Ornitologico in una mattinata.

-A tre chilometri da Mendixur si trova il villaggio di Gebara, che è stato sorvegliato per secoli dal palazzo e dal castello dei Guevara, uno dei più belli dei Paesi Baschi, ora in stato di rovina. Vale la pena salire su quest’ultimo per godere della vista sui laghi e sulla Llanada Alavesa.

PARCO NATURALE DELLE PALUDE DI SANTOÑA, VICTORIA E JOYEL A SANTOÑA (CANTABRIA)

dove si trova il Parco Naturale delle Paludi di Santoña, Victoria e Joyel?

In un luogo dove si incontrano le acque del fiume Asón e quelle del mare Cantabrico, in una vasta estuario che ospita villaggi privilegiati, come le estive Noja e Santoña, quest’ultima molto conosciuta per l’industria conserviera e il suo prodotto di punta: l’acciuga. Le paludi, che coprono un ampio spazio aperto appena modellato dall’uomo, formano un ecosistema unico e straordinario.

Cosa ha di speciale?

Si tratta di uno dei luoghi di maggiore biodiversità in Spagna e di uno spettacolo autentico della natura. Il parco cambia radicalmente aspetto a seconda dell’ora del giorno e della stagione, influenzato dalle maree cantabriche, dal regime pluviometrico o dall’acqua che il fiume Asón porta in quel periodo. Questo spazio copre quasi 7.000 ettari (cioè quasi 7.000 campi da calcio) ed è formato da estuari, paludi e zone intertidali. Cosa significa questo? Che qui gli uccelli (colombi, cormorani, garzette, spatole, oche, anatre, rallidi, gabbiani o sterne, per citarne alcuni…) trovano un rifugio tranquillo, sicuro e, soprattutto, con abbondante cibo, sia per vivere tutto l’anno che per rifugiarsi durante le grandi migrazioni. Risultato? Più di 130 specie elencate e una popolazione che può arrivare a 20.000 uccelli nei momenti di picco dell’inverno.

Cosa si può fare?

-Visitare il Centro Visite con attività, laboratori e sentieri. Si trova nel porto di Santoña, nell’edificio El Mirador de las Marismas. Lì è possibile ottenere informazioni su tutti i sentieri che permettono di conoscere il parco, come quello che conduce alla spiaggia di Berria passando per Gromo.

-Visitare a piedi il Faro del Caballo. Non c’è contrasto più grande con la pianura umida che abbiamo appena visitato rispetto ai dirupi del monte Buciero, dove si trova uno dei fari più spettacolari della costa cantabrica.

PAESAGGIO PROTETTO DEL CAPO PEÑAS A GOZÓN (ASTURIE)

Dove si trova il Paesaggio Protetto del Capo Peñas?

Praticamente nel cuore del principato, poiché questa lingua di terra che si protende nel Mar Cantabrico segna il confine tra l’Asturia occidentale e quella orientale. Sulle mappe è facile da individuare: si tratta di un grande triangolo verde con tre vertici: Avilés a ovest, Gijón a est e la punta del capo dove sorge il faro emblematico a nord. Appartiene a un comune dal nome irresistibile: Gozón.

Cosa ha di speciale il Capo Peñas?

Molte cose. Iniziamo con il fatto che il paesaggio gode del fascino tipico del nord cantabrico: prati che si tuffano nei dirupi, strade e sentieri poco frequentati, un faro solitario e una presenza quasi costante del vento che contribuisce a creare l’atmosfera romantica del luogo. Ma le sue attrazioni non finiscono qui: il capo è un magnete per specie animali e naturali che non si possono apprezzare in altri spazi, il che gli conferisce lo status di Paesaggio Protetto della Rete Natura 2000. Oltre alle specie autoctone (dai delfini ai capodogli, passando per le onnipresenti gabbiani e cormorani), Capo Peñas è il rifugio e luogo di transito per allodole, pettazzoni e alchetrazze che si rifugiano qui in inverno o lo utilizzano come punto di passaggio durante le migrazioni autunnali e primaverili.

Cosa si può fare?

-Visitare il Centro di Ricezione Visitatori e Interpretazione dell’Ambiente Marino che si trova nel faro emblematico, dove è possibile ottenere tutte le informazioni sulle possibilità del capo.

-Camminare sul sentiero di 8 chilometri che collega Verdicio al faro, un percorso che mostra la magia del capo in tutte le sue sfaccettature.

CANYON DEL FIUME SIL, TRA LE PROVINCIE DI LUGO E OURENSE (GALIZIA)

Dove si trova il Canyon del fiume Sil?

In un crocevia tra le province galiziane di Lugo e Ourense, nella ben nota (per i suoi vini, monasteri e chiese romaniche) Riserva della Biosfera Ribeira Sacra. Il canyon è una grande ferita aperta in questa zona montuosa dall’azione, che dura milioni di anni, del fiume Sil, le cui acque scorrono calme. Il canyon si trova a circa 24 chilometri da Ourense e comprende gli ultimi chilometri del Sil prima che le sue acque si riversino nel Miño.

Cosa ha di speciale il Canyon del fiume Sil?

A tutti questi attrattivi già elencati bisogna aggiungere la ricchezza ornitologica del luogo, specialmente nei mesi in cui inizia la primavera e l’autunno. Non è facile alzare lo sguardo al cielo quando ciò che si trova a terra ha tanti stimoli, ma ne varrà la pena. Basta scegliere un bel punto panoramico (e il Canyon del fiume Sil ne ha alcuni, come Os Balcóns de Madrid o l’Osservatorio di Uccelli di Sober, con pannelli informativi che segnalano gli uccelli più comuni in quella zona), portare dei buoni binocoli e scrutare le pareti del canyon alla ricerca di falchi pellegrini, aquile reali, gufi reali, astore o abejeros europei.

Cosa si può fare?

-Un buon inizio per avvicinarsi al Canyon del fiume Sil con curiosità ornitologica è visitare il Centro di Interpretazione del Fiume Sil nel villaggio di Torbeo (Ribas de Sil), situato nell’edificio della vecchia scuola, dove viene presentata in modo interessante la biodiversità del fiume Sil e del suo ambiente.

-Turismo di Galizia ha progettato cinque percorsi completi da fare in auto (due di essi) o a piedi (gli altri tre) per conoscere a fondo i paesaggi e gli uccelli che popolano questo spazio naturale. I percorsi dispongono anche di una mappa interattiva completa. Tutte le informazioni sono disponibili qui.

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